PRIMA DOMENICA DI AVVENTO

OGNI ORA VA BENE!

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono
i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché,
nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Sta iniziando il Tempo di Avvento e speriamo che non sia come “i giorni di Noè”.  

Cosa sarebbero questi giorni di Noè? Sono quelli come i nostri, dove capita di tutto, si vive, si mangia, si beve; In Genesi c’è anche scritto che “la terra era diventata un covo di violenza” e le persone che passano vicino alla casa di Noè lo vedono intento a fare una cosa un po’ strana: costruire una nave, una barca nel mezzo delle colline, ma la cosa non dice molto, perchè si sa,  la vita è pai d’na barca n’tel bosc … solo che stavolta la barca non è il segno della remissione e dell’impotenza, ma l’offerta di una salvezza e di un futuro, e quello che sembra doversi ripetere all’infinito… cambia! (COME MI COMPORTO DI FRONTE AI SEGNI CHE VEDO ATTORNO A ME?)

Già, il problema che di solito impedisce alle nostre vite di festeggiare CONCRETAMENTE un vero Natale, ossia una nascita e un rinnovamento di noi stessi in quel Gesù che viene a portare una Parola diversa e la vita è possibile solo a patto di smettere di NON ACCORGERCI DI NIENTE e ci svegliarsi dai nostri letarghi indifferenti così troppo spesso divorati dai tran tran dei nostri vortici quotidiani che nulla hanno da dire e apportare alla nostra rassegnata attività onirica: non si sogna più! (CHE SOGNI HO? NE HO ANCORA? SO ELENCARLI?) 

E invece si può sognare ancora! Questo ci dice il Vangelo. É chiaro che Dio non ha mai mandato nessun diluvio e non ha mai distrutto la creazione, anzi! L’arca era proprio la piattaforma di salvataggio e di un nuovo inizio! Chissà se abbiamo voglia di farci interpellare dal richiamo di questo “ennesimo” avvento per farlo diventare una forza in grado di segnare positivamente e potentemente la nostra vita? Basta un po’ di attenzione. L’umiltà di riconoscere la nostra verità alla luce della Luce, e … non ci sarà diluvio che tenga! Ogni ora è buona! La nostra ignoranza a tale proposito apre le possibilità al campo dell’infinito! (CHE IMPEGNI MI PIACEREBBE PRENDERE PER DARE AL MIO TEMPO UNA NUOVA DIREZIONE E PROSPETTIVA?)