XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMANDE COME AMI DA PESCA

 

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

 

Come la scorda settimana, quando la colletta della messa ci invitava a diventare ECO e RIFLESSO della Parola di Gesù e della sua pace (tra l’altro – se ci siamo ricordati – com’è andata?) anche questa settimana vogliamo iniziare la nostra riflessione a partire dalla preghiera iniziale, dove si chiede: “concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia”. E dov’è la vera gioia? Penso che questa sia la domanda delle domande,  che ogni uomo pone a se stesso da quando nasce a quando muore. Penso che la Parola di Dio sia il Suggerimento Celeste della risposta … e allora, tanto vale, mettiamoci in ascolto, perché tra le vicende di questo mondo là dov’è la vera gioia siano fissi i nostri cuori. Altrimenti perdiamo tempo, e non ne abbiamo molto. 

MA VOI CHI DITE CHE IO SIA? (LA RISPOSTA): I punti interrogativi delle domande sono come AMI della canna da pesca: vengono lanciate e si aspetta … Gesù fa una domanda per rispondere alla quale occorre passare dal “sentito dire”, alla “risposta personale”. Mi pare che il Signore  non voglia che noi pensiamo di Lui quello che dicono gli altri o ci hanno detto; a un certo punto le cose vanno trasformate in cibo personale, in esperienza, e a un certo punto sembra che ciò che sapevamo non sia più sufficiente. Basta un nulla e tutto salta in aria. Anni di catechismo: dove finiscono? Corsi e conferenze: che cosa creano? // Ma io chi dico che sia Gesù? Se in pizzeria o al bar, un amico mi facesse questa domanda, saprei dare una risposta? SO chi è Gesù (non è per niente scontato)? 

TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DI DIO (UNITI ALLA SORGENTE) : risposta suggerita dal Padre! Bravo! Simone di Giovanni diventa Pietro perchè permette al Padre di suggerirgli la risposta. E poi “tu sei Pietro, e su questa pietra fonderò la mia Chiesa!”. Ma appunto: Pietro! Ossia l’eco e il riflesso della voce di Dio. Simone dà la risposta giusta solo in quel momento. Quando le sue risposte non vivono dello Spirito di Dio non sono vive . Questo ci dovrebbe far riflettere, perchè quando recitiamo il CREDO ci mettiamo dentro la Chiesa Cattolica, e quanti dicono: “credo in  Dio ma non nella Chiesa!”, ma attenzione, noi crediamo quella “santa”,  ossia quella UNITA alla sua sorgente. Perchè anche la Chiesa – come Pietro – è fatta di uomini che quando agiscono da uomini e con la loro logica non fanno molto o addirittura nulla di buono (anche se si è cardinali o prevosti):  solo UNITI ALLA LORO SORGENTE possono esercitare, secondo il Vangelo, il potere della chiusura e dell’apertura, ossia il passaggio della logica del Regno di Dio, che è il mondo nuovo, così sognato dal Suo Creatore. Solo così Francesco è San Francesco, Teresa Santa Teresa, e mia nonna una santa nonna …  // Quanto mi sento parte di una Chiesa che è tale perchè si connette costantemente con la sua Sorgente? Sento che se certe cose non vanno è perchè sovente mi faccio da parte e non costruisco “storie di Vangelo”? 

NON DIRE A NESSUNO CHE LUI SIA CRISTO! (VIVERE) Sembra una contraddizione! Gesù prima mi fa una domanda. Io faccio tanta fatica per trovare la risposta. E poi mi dice di stare zitto. Sì. Non diciamolo a nessuno ma “facciamo vedere” quello che crediamo con la nostra vita. San Francesco, mandando i suoi fraticelli in missione diceva: “Andate in tutto il mondo ad annunciare il mio Vangelo e, se necessario, predicate”. Fa molto riflettere … Quante parole diciamo. Quanto poco, alla fin fine ci capita di vivere consapevolmente.  // In che cosa, nella mia vita, si vede che io credo a Gesù?