QUINTA DOMENICA DI PASQUA

STRADE … 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «
Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «
Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire:  “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

La strada si apre sempre così, quando a un certo punto dichiari alle tue paure che non devono avere più avere la meglio su di te, e sei tu, e non loro a decretare la partenza del viaggio della vita. Quel momento si chiama dichiarazione di guerra e vittoria sul timore che ti vorrebbe sempre fermo e chiuso nel tuo piccolo mondo comodo-scomodo, sapendo, per chi di noi si fida del Vangelo, che la nostra fiducia non è semplicemente rivolta a noi stessi e alle nostre forze ma a Gesù, che, tra l’altro, è tale perchè anche Lui ripone le ragioni della sua fiducia nel Padre dei Cieli. “E la strada si apre, passo dopo passo” … scoprendo sempre nuovi orizzonti e scoprendo che la qualità della nostra unicità dipende dalla scelta delle relazioni e dei riferimenti che ci danno la vita. E così anche i discepoli, come noi, hanno dovuto imparare che il loro Maestro non era un oggetto da mettere in tasca, ma una strada da percorrere in compagnia con Lui: una VIA. Solo nel momento che inizi a “percorrere” la sua strada e la sua promessa, questa inizia ad avverarsi. 

Gesù è una VIA, non un punto di arrivo. Un punto di partenza, di movimento. É bello pensare che la storia della Bibbia coincida sempre con strade aperte, di uscita per seguire la strada indicata: “esci dalla TUA terra, va dove ti mostrerò!” … Quale strada vorrei percorrere? Perchè non lo faccio? Inoltre Gesù è la VERITÁ, che non significa uno che sa tutto, ma uno che ti fa fiorire come il vento della primavera, come una buona notizia che ti dice che nel figlio di Dio trovi il senso della vita dei figli dell’uomo, di te, di me, di tutti. Imparando a guardare le cose come Lui, ad avere un’attenzione che parte dal cuore e non solo dagli occhi. Inoltre Dio è VITA: e se non servisse a questo a cosa potrebbe esserci utile? A dire che conosciamo i teoremi teologici e la sappiamo più lunga degli altri? No! Non esiste proprio. Tanto più Vangelo c’è in me, tanta più vita dovrebbe nascere. 

Buona strada, buona settimana!