Il Vangelo della Domenica

ISTRUZIONI PER L’USO

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:«Voce di uno che grida nel deserto:Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!Ogni burrone sarà riempito,ogni monte e ogni colle sarà abbassato;le vie tortuose diverranno dirittee quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Come procede l’Avvento della nostra nascita? Spero tutto bene. Spero che in tanti di noi si siano accorti che è iniziato un tempo speciale, veramente forte. Eh, sì, lo so, non è per niente facile! Ti alzi al mattino, prepari i figli per andare a scuola, i nonni escono di casa a prendere i nipotini, esci di casa alle otto e nelle migliori delle ipotesi pochi minuti prima delle otto di sera  rientri a casa per preparare la cena, controlli i compiti, vedi se tutto va bene, pensi a cosa devi fare domani, prepari e organizzi le ore che sembrano sempre essere poche, metti a letto i tuoi famigliari, fai le cose che non hai potuto fare durante il giorno e…devi anche pensare all’Avvento???!!! MA COM’È POSSIBILE? Tranquilli, penso che noi non dobbiamo fare chissà che cosa, non dobbiamo creare niente di nuovo, solo una cosa: “preparare”, che significa “fare spazio, accorgersi”… che significa chiedersi: “nei ritmi forsennati e veramente disumani che sono costretto ad affrontare quotidianamente, quanto spazio c’è per Colui che ha il coraggio di dirmi che accogliere la Sua Novità significa  diventare una Creatura Nuova?”. Ossia uno che continua a fare le cose di sempre, ma IN MODO NUOVO; perché questo significa rinascere: ritrovare quello sguardo che dà contenuto ai burroni delle  stanchezze, che spiana quelle montagne, che a volte sembrano invalicabili, delle difficoltà che mordono, che raddrizza quelle strade tortuose oltre le cui curve non si riesce a intravedere nulla di nuovo … non si tratta di fare niente di nuovo, ma di fare tutto in modo  rinnovato. E non è cosa da poco! Anzi!
Buona continuazione di Avvento!
Don Luigi