FESTA DI TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I SANTI!

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Pensavo a come sono impopolari le parole di Gesù: tutto desideriamo, meno che trovare il senso di una vita beata come ci dice Lui. E il mondo va come va … 

Eppure … 

BEATI I POVERI IN SPIRITO: Penso a quella signora che tutte le mattine in silenzio accende la sua candela davanti alla Croce di Gesù domando di dare un senso, di avere forza perchè sa che le sue risorse spirituali hanno bisogno di alimentarsi della presenza di Dio. E riparte. E affronta. E ricomincia. 

BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO: penso alle lacrime di un amico che continua a combattere perchè crede fermamente a quello che sta facendo nonostante l’alto prezzo da pagare. E il mondo attorno a lui cambia. 

BEATI I MITI: penso a quel signore che non ricambia con la “stessa moneta” lo sgarbo ricevuto e impedisce la proliferazione della violenza e della maleducazione.. E la terra non è più la stessa. 

BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA: penso a chi con estrema umiltà rimane anche nei luoghi dell’ingiustizia per fare gesti diversi, a tendere mani, a soccorre gli ultimi, a “esserci” anche quando tutti se ne sono andati via. E la luce squarcia le tenebre, anche se con piccole fiammelle. 

BEATI I MISERICORDIOSI: penso a chi non si arrende al disamore e riporta al centro di ogni cosa la forza dell’amore. Rinasce vita. Fioriscono possibilità. 

BEATI I PURI DI CUORE: penso con emozione e gratitudine a quanti ci permettono di andare sempre da loro perchè tanto sappiamo che ci accoglieranno senza condannarci mai e sappiamo che con loro possiamo avere il lusso e la certezza di sapere che non ci faranno mai del male. Roba da poco? 

BEATI GLI OPERATORI DI PACE: penso a chi attacca e difende il mondo con le sole armi della pace. Armi che fanno solo il bene e costruiscono anziché distruggere. 

BEATI PERCHÉ VI RALLEGRATE ED ESULTATE: penso a chi lo sa, sa bene che il mondo arrogante, ridanciano, superficiale, arrivista, violento, ingiusto, profittatore, bellico e litigioso è un mondo destinato a perire, lo fa già, tutti i giorni, e allora, si rimbocca le mani e parla un linguaggio nuovo fatto di luce, di gesti di discontinuità, di fede nell’infinitamente piccolo e di opere miracolose che portano nuove albe di umanizzazione e di respiro. 

Ieri lo dipingeva Giusto da Menabuoi nel Battistero di Padova, che è disseminato di migliaia di volti sconosciuti che sono i santi della gloria del paradiso, oggi lo dice la foto di questa folla sterminata, sicuramente piena di persone che il Padre riconoscerà come coloro che riceveranno in premio il Regno preparato fin dalla fondazione del mondo da parte di Dio, grato per avere trasformato la loro terra nel sogno creativo e originario di Dio. 

Grazie … grazie a voi abbiamo sperimentato cosa significhi essere beati.